E’ ormai noto che una “colazione tradizionale” ( biscotti, marmellata, miele, dolci, cereali, frutta…), ricca di zuccheri e povera di proteine e fibre, alza la glicemia e stimola il pancreas a produrre insulina. L’insulina è un ormone che “cattura” gli zuccheri in eccesso, compresi quelli utili per l’organismo, dando il via alla fase ipo-glicemica, (conosciuta come il calo degli zuccheri).
E’ il momento della pausa caffè, dello spuntino con frutta, del caffè e cornetto, delle caramelle…, abitudini utili per riacquistare energia e concentrazione, ma dannose per la salute e la forma fisica.
Anche a chi ha l’abitudine di “saltare la colazione” capita la stessa situazione, semplicemente un po’ di tempo dopo.
La glicemia si rialza (in base a ciò che mangiamo) per poi innescare la stessa situazione che ci vede nuovamente scarichi ed affamati.
Queste fasi di “picco” si fanno sentire con vigore nel pomeriggio alterando così l’equilibrio digestivo, intestinale e metabolico.
Come capire se sei in fase ipo-glicemica?
Semplice: stanchezza, sonnolenza, spossatezza, mal di testa, ansia, mancanza di concentrazione…, una sensazione di “pile scariche”.